Nel mondo contemporaneo veniamo sempre più a contatto e utilizziamo con sempre maggior frequenza dispositivi tecnologici, i quali, però, non di rado presentano l’ingente problema dell’obsolescenza programmata, questo comporta che tanto le aziende, quanto i privati devono costantemente fronteggiare la problematica dello smaltimento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Due domande sorgono quindi in modo naturale: quali sono le procedure da dover seguire per non incorrere in problemi e sanzioni amministrative? Quali rifiuti appartengono a questa categoria?
Smaltimento rifiuti elettronici: come comportarsi
Lo smaltimento rifiuti tecnologici è un’operazione delicata e sempre più necessaria per diminuire l’impatto del nostro stile di vita sul pianeta. Le componenti metalliche dei nostri apparecchi elettronici, infatti, non vengono riassorbite dal ciclo naturale. I rifiuti informatici e tecnologici (anche conosciuti come e wastes), come ad esempio, toner esausti, vecchi computer, stampanti obsolete, e rifiuti elettronici da ufficio, devono perciò essere recuperati e riciclati, così da poter essere riutilizzati per produrre nuove apparecchiature elettroniche. Oltre ad un problema di ordine morale e civile vi sono, ovviamente, anche degli obblighi amministrativi da seguire. La gestione e il corretto trattamento dei rifiuti R.a.e.e è regolamentata dalla normativa Europea in materia di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. In particolar modo la Direttiva Europea 2012/19/UE sui Raee entrata in vigore il 13 agosto 2012, sostituisce le direttive precedenti ed è stata recepita nell’impianto normativo nazionale con il D.L. del 14 marzo 2014 n. 49 e riafferma l’antico principio del “chi inquina paga”. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana venerdì 28 marzo dello stesso anno, dal Dl emergono alcuni passaggi obbligatori:
- Identificazione del rifiuto tramite codice CER (nomenclatura adottata dal governo italiano nel 2002 che permette di determinare a quale zona dell’isola ecologica appartiene un particolare rifiuto);
- Contattare un’azienda competente e regolarmente autorizzata dalla Regione o dalla Provincia, oppure, in caso di rifiuti “assimilati”, il servizio pubblico;
- Compilare il form di identificazione per ogni rifiuto prodotto (scaricabile dalla nostra pagina web);
- Affidare il rifiuto all’azienda specializzata, assicurandosi che abbia l’autorizzazione necessaria al trasporto e al trattamento di rifiuti Raee.
Smaltimento Raee Arezzo e Raee Firenze: il ruolo di SERN
Noi di Sern lavoriamo nel campo del recupero e smaltimento Raee dal 1995. Affidarsi ad una società esperta ed affermata come la nostra vuol dire evitare qualsiasi tipo di rischio di sanzione, amministrativa e/o pecuniaria. Negli oltre venticinque anni di attività ci siamo affermati come esperti nello smaltimento rifiuti elettronici profondendo il nostro impegno in aiuto alle imprese, agli enti pubblici e ai possessori di Partita Iva su tutto il territorio toscano. Grazie ad uno staff di professionisti altamente competente e costantemente aggiornato sulle direttive europee e nazionali, siamo oggi e da sempre capaci di prendere in consegna ogni incarico lavorativo con la consapevolezza di svolgerlo nel migliore dei modi possibili. Contattaci, scopri tutti i rifiuti appartenenti alla categoria Raee e in che modo SERN può aiutarti e sgravarti da un compito burocraticamente impegnativo e rischioso.