I rifiuti RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) costituiscono una parte non trascurabile dei rifiuti prodotti dalla società attuale. Si tratta di dispositivi obsoleti oppure danneggiati che, per la loro tipologia, richiedono una smaltimento adeguato.
Nelle prossime righe vedremo, in particolare, come viene regolato lo smaltimento RAEE in Toscana e a chi rivolgersi per uno smaltimento a norma di legge. Il mancato rispetto delle direttive, infatti, può portare a pesanti sanzioni economiche.
RAEE rifiuti: cosa sono?
Smartphone, pc, tablet, stampanti non più funzionanti e toner esauriti rappresentano un rifiuto RAEE il cui corretto smaltimento è disciplinato dalla legge, allo scopo di evitare contaminazioni ambientali e conseguenze negative per la salute. Sono rifiuti R.A.E.E anche elettrodomestici, apparecchiature mediche, lampade ecc. Qui un elenco completo.
Ma perché sono considerati pericolosi? Perché i materiali utilizzati per la componentistica elettrica ed elettronica contengono metalli pesanti e sostanze chimiche che, se rilasciate nell’ambiente, possono produrre danni anche a lungo termine. Inoltre, la struttura complessa dei rifiuti elettronici, spesso composti da materiali di diverso tipo (plastica, vetro ecc.) richiede un’attenta gestione e differenziazione.
Per questa ragione il legislatore ha predisposto opportune misure di identificazione e di smaltimento.
Rifiuto RAEE in Toscana: cosa dice la normativa?
Lo smaltimento di questa categoria di rifiuti viene regolata in Toscana dalla normativa nazionale ed europea, il cui riferimenti principali sono il Dl 151/2005, il Dl 49/2014 e la direttiva RAEE 2012/19/UE. La normativa punta soprattutto a una corretta catalogazione del materiale, al corretto recupero o conferimento, al ripristino, recupero o riciclo dei materiali elettrici ed elettronici.
Come smaltire i RAEE?
Il cittadino può conferire i RAEE presso i centro di raccolta (Isole Ecologiche) individuati dal Comune. Per un adeguato smaltimento è bene ricordarsi di rimuovere eventuali pile e batterie dai dispositivi (queste vanno conferite nella raccolta dedicata).
Mentre il cittadino può smaltire il rifiuto RAEE presso le isole ecologiche predisposte, enti pubblici, aziende e professionisti devono seguire l’iter di legge, procedendo annualmente allo smaltimento dei RAEE. Tale operazione non comporta solo il conferimento nei luoghi corretti, ma anche la predisposizione della documentazione richiesta per l’identificazione e classificazione dei rifiuti.
In questo caso è consigliabile affidarsi ad aziende specializzate in rifiuti RAEE, che possono ritirare e smaltire in tutta sicurezza questo tipo di rifiuto, predisponendo la documentazione necessaria ed evitando sanzioni che possono essere piuttosto onerose (da 2.600 a 26.000 euro).
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